Sei in: Home > News / 2014 / Gennaio / Chiamata alle arti per un film dedicato a Tiziano Terzani
Vai alla home del sito del Comune di Cesena Mappa del sito Versione stampabile della paginaIl cinema San Biagio di Cesena (FC) ospiterà una "Chiamata alle arti" per sostenere la produzionedel film "Un indovino mi disse", tratto dall'omonimo libro di Tiziano Terzani.
Una serata organizzata da Emergency diForlì-Cesena, Amnesty International di Cesena, Arcidi Cesena e Centro per laPace di Cesena.
Filmati, letture, musica dal vivo e unmonologo di teatro civile per ripercorrere insieme la vita di Tiziano Terzanie,in particolare, il viaggio nel cuore dell'Asia, raccontato in Un indovino midisse. Un viaggio che, per lo scrittore, è stato tappa fondamentale di unpercorso di trasformazione da corrispondente di guerra a uomo di pace.
Nel corso della serata il regista Mario Zanot -autore di Anam il senza nome, l'ultima intervista a Tiziano Terzani - insieme aDavide Fabbri, presenterà il progetto del film tratto da Un indovino mi disse.
L'attore e narratore Roberto Mercadinireciterà un monologo inedito su Terzani.
Marcello "Macola" Mazzola e FilippoFrancesconi eseguiranno alcuni brani musicali dal vivo.
Valentina Rossi e Ilario Sirri leggerannobrani tratti dai libri di Terzani.
Vi saranno le testimonianze delle volontariedi Emergency: Margherita Piastrellonie Sara Salvigni.
L'ingresso è libero, conpossibilità di donazione a sostegno del progetto cinematografico.
Informazioni utili:
www.unindovinocidisse.it
info@unindovinocidisse.it
Il progettocinematografico in generale
Alla fine del 2012è stata lanciata sul web la campagna di raccolta fondi perrealizzare un film da quello che è forse il libro più amato di Tiziano Terzani:Un indovino mi disse.
L'idea è del regista milanese Mario Zanot, documentarista e visual effectssupervisor, che ha collaborato, tra gli altri, con Giuseppe Tornatore e NanniMoretti, e che nel 2013 ha vinto il David di Donatello per i migliori effettidigitali del film Diaz, don't clean upthis blood di Daniele Vicari.
Zanot incontra Terzani nel 2004 per girare Anamil senza nome ,l'ultimaintervista rilasciata dal giornalista-scrittore, poco prima della suascomparsa.
Il film Un indovino mi disse ripercorrerà il viaggio di Terzani alla scopertadel cuore magico dell'Asia, un viaggio che il giornalista fece nel 1993,spostandosi senza mai prendere aerei. All'apice della sua carriera infatti, incrisi umana e professionale, Terzani si aggrappa alla vecchia profezia di unindovino di Hong Kong: "Attento! Nel 1993corri un gran rischio di morire.In quell'anno non volare. Non volare mai".
Quella maledizione si trasforma per lui in una benedizione, un'occasione per reinventarsila vita. In quello stesso anno, l'elicottero sul quale sarebbe dovuto salirecade. Un caso? Al di là della sua veridicità , la profezia lo aiuta a trovareuna nuova dimensione umana e spirituale.
Un indovino mi disse sarà girato tra Vietnam, Laos ,Cambogia, Birmania eThailandia.
La sceneggiatura è già pronta e alcuni partner stranieri hanno mostrato vivointeresse per il progetto.
In Italia Mario Zanot ha deciso di rivolgersi anche al pubblico, per farconoscere e finanziare almeno in parte questo film. Chi sceglie di versare 50euro vedrà il proprio nome nei titoli di coda del film.
Per promuovere questo progetto è statofondato il Comitato Un indovino ci disse. Il film che sta organizzando seratedi raccolta fondi in tutta Italia, delle "Chiamate alle arti",durante le quali ripercorrere la vita di Terzani, corrispondente di guerra,viaggiatore e uomo di pace, attraverso la proiezione di filmati, la lettura dibrani tratti dai suoi libri e musica suonata dal vivo. Grazie all'aiuto deilettori di Terzani sono già state organizzate più di sessanta serate, inpiccole e grandi città . I soldi donati dagli utenti del web e quelli raccoltidurante questi eventi andranno ad affiancarsi al finanziamento dei partnerstranieri, per coprire il budget complessivo del film che si aggira intorno almilione e mezzo di euro. L'obiettivo è quello di iniziare le riprese nel 2014,decennale della morte di Terzani. Una parte degli incassi del film verrà devoluta a Emergency, per l'ospedale di Lashkar-gah in Afghanistan, intitolatoa Tiziano Terzani. Si tratta di un centro chirurgico in cui il 60% dei pazientiricoverati è curato per ferite di guerra causate da bombe, mine antiuomo epallottole, e dove un terzo dei pazienti ha meno di 14 anni.
In ogni caso, se la cifra raccolta attraverso il finanziamento popolarenon dovesse essere sufficiente a garantire la produzione del film, l'interoimporto, tolte le spese documentate, verrà devoluto a Emergency..