Piena sintonia fra Comune di Cesena e Regione Emilia-Romagna per le future scelte di pianificazione territoriale. Dopo l'approvazione definitiva della Variante di Salvaguardia, il Comune di Cesena già scalda i motori per predisporre il nuovo strumento di programmazione urbanistica da cui scaturirà la Cesena del futuro: è già programmato per il prossimo maggio un incontro pubblico di confronto sulle prospettive indicate dalle nuove scelte urbanistiche della Regione.
Ad annunciarlo il Sindaco Paolo Lucchi e l'Assessore Orazio Moretti, in una lettera inviata al Presidente della Regione Stefano Bonaccini e all'Assessore regionale alla Programmazione Territoriale Raffaele Donini, per informarli del percorso intrapreso da Cesena e anticipare le prossime tappe, chiedendo il loro coinvolgimento.Un coinvolgimento che - come sottolineano il Sindaco Lucchi e l'Assessore Moretti - è già nei fatti, visto che per sviluppare il proprio progetto di città futura, l'Amministrazione comunale di Cesena guarda alle linee di indirizzo che stanno ispirando la nuova legge urbanistica regionale, in corso di definizione.
Del resto, la condivisione di obiettivi e modelli lungo l'asse della via Emilia era già stata preannunciata dalle scelte contenute nella stessa Variante di Salvaguardia, ispirata al principio di 'consumo zero' di territorio e, per questo, anticipatrice del principio generale di drastica riduzione del consumo di suolo che si preannuncia come uno dei capisaldi della futura legge regionale..
Di seguito il testo completo della lettera.
Caro Presidente Bonaccini, caro Assessore Donini,poiché su questo ci siamo confrontati in qualche occasione, ricorderete che nel febbraio del 2014 il Comune di Cesena stabilì di adottare una Variante di "Salvaguardia", allo scopo di ridurre le previsioni urbanistiche contenute nel nostro P.R.G. Pur essendo fra i pochi Comuni ancora dotati di P.R.G. (L. R. 47/78), anziché avviare il percorso per dotarci dei nuovi strumenti urbanistici (P.S.C.-P.O.C.-R.U.E.) ai sensi della L.R. 20 del 2000, abbiamo ritenuto necessario prima compiere questa scelta. Peraltro, nel 2014, il nostro P.R.G. era attuato per circa il 45% (più o meno 230 ettari), mentre più del 55% delle previsioni, pari a quasi 270 ettari, restavano ancora da attuare.
Del resto, è noto che quasi tutti i Comuni hanno sostanzialmente riportato nei nuovi P.S.C. le vecchie previsioni non attuate dei P.R.G. e, in molti casi, ne hanno anche aggiunte di nuove.Noi abbiamo ritenuto che un nuovo P.S.C. con l'obiettivo di limitare l'uso del suolo, non sarebbe stato credibile senza aver prima "scaricato" almeno in parte, le previsioni vigenti. Avevamo infatti bisogno di un nuovo percorso urbanistico, che ci permettesse di sanare molte delle storture previste nel P.R.G. del 2000: un Piano frutto di una concezione espansionista delle città, superata dai fatti e travolta da una crisi economica che ha cambiato tutto.
Ne abbiamo quindi preso atto ed abbiamo creato una sorta di "ponte" fra vecchi e nuovi Piani Urbanistici, per tratteggiare la nuova Cesena del futuro "a consumo zero di territorio" promessa ai cittadini col Programma elettorale 2014 del centrosinistra.Vi farà piacere sapere che giovedì 17 Marzo scorso, il Consiglio Comunale ha definitivamente approvato la Variante di Salvaguardia, compiendo una precisa scelta di campo: quella che ora ci colloca tra le comunità che affronteranno il futuro, con lo sguardo orientato verso una espansione ragionata, limitata alla rigenerazione urbana, rispettosa dell'ambiente. Infatti, con la Salvaguardia abbiamo riportato ad uso agricolo 200 ettari di terreno, sui quali erano previsti oltre 730.000 metri quadri di superficie edificabile. (l'equivalente di 3 grattacieli residenziali come quello di Cesenatico e di 141 capi di calcio, per la destinazione produttiva).
Quella che il nostro Consiglio comunale ha concretizzato, è una visione nuova, che pare non riguardare solo Cesena, se è vero che anche Rimini e Reggio Emilia hanno scelto di eliminare vecchie previsioni urbanistiche di ampia edificazione, così come Cervia sta producendo atti del tutto simili.Ma, soprattutto, ci sembra una scelta anticipatrice di un indirizzo generale, al quale la Regione sta lavorando per superare la Legge 20/2000, indirizzando tutti i Comuni dell'Emilia-Romagna ed una drastica riduzione del consumo di territorio. Infatti, dopo la fase di ascolto in tutte le Province - e mentre è all'opera un tavolo di lavoro fra Assessorato ed amministratori locali, ben gestito dall'Assessore Donini, del quale facciamo parte con grande piacere -, è in atto il percorso per scrivere i capisaldi della nuova legge.
Quelle che Donini ci sta facendo discutere sono proposte coraggiose, che colgono pienamente sia la realtà dei fatti (con i suoi problemi evidenti), sia le esigenze future (con le loro opportunità per le nostre comunità). I due pilastri di riferimento del confronto in atto con la Regione - consumo zero di suolo e competitività - sono, a nostro parere, l'unica prospettiva possibile per il nostro territorio. Se poi, come pare, la cornice sarà anche quella di una semplificazione reale dei procedimenti, avremo trovato la ricetta giusta per correggere una deriva espansionistica che oggi si dimostra sempre più inutile, inadeguata agli scenari post crisi, distante da quell'indirizzo rispettoso dell'ambiente che le realtà più sviluppate stanno perseguendo con forza.
Vogliamo quindi ringraziarvi e sostenervi mentre proseguite nel lavoro, testimoniando la nostra condivisione ed anche l'apprezzamento per i tempi rapidi che vi siete dati per approvare una nuova Legge che è destinata a cambiare in meglio lo scenario futuro dell'Emilia-Romagna. Avete, ed abbiamo, un'occasione straordinaria per garantire una svolta storica su un tema - quello di una equilibrata Programmazione territoriale - che è sempre stato centrale per la politica della nostra Regione. Oggi lo percepiamo tutti: non possiamo limitarci alla manutenzione straordinaria od a false innovazioni e dobbiamo sul serio pensare ad un modello territoriale, economico, urbano, diverso da quello che si è tratteggiato negli anni passati. La Variante di Salvaguardia approvata dal Consiglio comunale di Cesena va in questa precisa direzione ed è in piena sintonia col lavoro che la Regione intende fare con la sua nuova Legge Urbanistica.
Anche per questo intendiamo organizzare per la prima parte di maggio 2016, un incontro pubblico di confronto con la nostra città, sulle prospettive indicate dalle innovative scelte urbanistiche che la Regione sta indicando. Noi abbiamo intenzione, come promesso, di avviare il percorso per dare alla città di Cesena un nuovo Progetto urbano e, come sempre, vogliamo far partire questo lungo cammino con un confronto trasparente, aperto, durante il quale la nostra Regione possa presentare con ancor maggior precisione la cornice valoriale all'interno della quale le comunità emiliano-romagnole si muoveranno nel prossimo futuro.