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Costi istituzionali: il Sindaco Lucchi risponde alla Uil

Abbiamo letto con estrema attenzione l'analisi proposta dalla Uil a proposito dei costi delle istituzioni del nostro territorio, realizzata con un ampio apporto di dati, evidentemente desunti dai bilanci comunali. E' sempre utile il confronto su queste tematiche, per favorire la massima informazione e trasparenza, e non a caso nell'impostare il bilancio di previsione 2011 - che naturalmente abbraccia anche questi aspetti- abbiamo proposto un percorso ampiamente partecipato, che ha visto il coinvolgimento proprio dei sindacati, delle associazioni di categoria, del mondo dell'associazionismo, dei quartieri.

Ci spiace, dunque, che la disanima condotta dalla Uil si basi su un errore di interpretazione e dati inesatti che rendono meno chiaro il quadro effettivo.
Parlando dei costi per il funzionamento della Giunta e del Consiglio di Cesena (i cosiddetti 'costi della politica') si indica una somma di 2 milioni e 65mila euro. Ma in realtà questa cifra - che si riferisce al 2008 - comprende un ventaglio più vasto di funzioni: a comporla, ad esempio, ci sono anche le voci relative alla partecipazione, e cioè le attività dei quartieri (i cui consiglieri, per altro, non percepiscono nessun rimborso), e i servizi come l'Ufficio Relazioni con il Pubblico, l'Informagiovani, il Centro Donna.

La cifra relativa ai soli organi istituzionali era nel 2008 circa la metà (1 milione e 99mila euro, pari a 11,5 euro pro capite), ed è bene specificare che in essa non ricadono solo le indennità di carica degli amministratori (che ammontano a 3718,49 euro mensili lordi per il Sindaco, a 2788.87 euro mensili lordi per il Vicesindaco, a 2231.09 euro mensili lordi per gli assessori e il presidente del Consiglio, tutti erogati per 12 mensilità) e i gettoni di presenza dei consiglieri comunali pari a  32.54 euro lordi a seduta. Ne fanno parte, ad esempio, anche il difensore civico e, almeno in parte, della retribuzione della segreteria e del restante personale che supporta gli organi di governo. Da sottolineare, inoltre, che rispetto al 2008, negli anni successivi si è registrata una diminuzione di questo importo, sceso nel 2009 a 957.184 euro e che per il 2011 è previsto intorno ai 905mila euro.  Solo per la gestione delle autovetture comunali nell'anno in corso ci sarà una riduzione del 20% sul 2009, passando dai 260.500 del 2010 ai 198.100 previsti per il 2011. E si badi bene che non stiamo parlando di auto blu, ma dell'intero parco mezzi a disposizione dei vari settori comunali. Da tempo (ben prima delle indicazioni contenute nell'ultima finanziaria) c'è solo un'auto a disposizione degli amministratori, che spesso si spostano con mezzi propri.

L'altro aspetto sollevato dalla Uil è quello della somma di 1 milione e 541mila euro di spesa per le consulenze e gli incarichi. A questo proposito è bene chiarire subito che l'importo per le sole consulenze, tutte di altissima professionalità, ammonta a circa 30mila euro all'anno. Per il resto si tratta di incarichi professionali e collaborazioni, e in questa voce ricadono tipologie diverse, come gli incarichi per progettazioni tecniche relative ai progetti, che non potrebbero essere portati avanti con le sole forze interne. Se vi rinunciassimo, dovremmo essere pronti a lasciare al palo molte attività che i cittadini ci chiedono ogni giorno di concretizzare per rendere Cesena più vivibile e moderna.
Comprendiamo che possa essere difficile districarsi fra le varie voci di un documento complesso com'è il bilancio di un Comune. Però, per rendere un buon servizio alla collettività crediamo indispensabile l'impegno alla precisione. Un esempio: la Uil suggerisce di diminuire del 25% assessori, consiglieri e consulenti, così da poter tagliare le tasse comunali del 30%. Ma a Cesena il risparmio ottenuto in questo modo si aggirerebbe intorno ai 110mila euro, ed è evidente che la valutazione in merito espressa dalla Uil è un errore di calcolo, poiché questa cifra rappresenta lo 0,04% delle entrate tributarie del Comune di Cesena che ammontano a 27,5 milioni di euro.
Chiariti questi aspetti, ribadiamo la nostra disponibilità a offrire ogni chiarimento sulle scelte di bilancio - come ci sembra di aver dimostrato finora - e ci auguriamo che, dopo aver messo sotto esame le spese degli enti locali del nostro territorio e dell'Emilia - Romagna, la Uil si dedichi con pari attenzione a rendere trasparenti le spese delle strutture di Governo e, perché no, quelle del suo apparato nazionale.

 

 

Ufficio stampa
Federica Bianchi

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Data Ultima Modifica:
07 Ottobre 2016

Data di Pubblicazione:
30 Marzo 2011

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