Anziani insieme contro il caldo e la solitudine: buona la prima al quartiere Fiorenzuola

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La piccola rassegna ‘I martedì a veglia’ proseguirà per l’intero mese di luglio

Data pubblicazione:

02 Luglio 2025

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Frutta fresca, bevande per una corretta idratazione, una grande tavolata e tanta voglia di stare insieme. Si è svolto nel piazzale di Case Finali il primo appuntamento della rassegna ‘I martedì a veglia’ proposta e organizzata dal quartiere Fiorenzuola, Comune di Cesena, Servizi Sociali, Centro Risorse Anziani e alcune realtà di volontariato locali. Si tratta di cinque serate all’insegna del divertimento, tra giochi, buon cibo, musica e canti.

 

‘I martedì a veglia’ sono il frutto di un lavoro di rete che nasce dal quartiere inserendosi pienamente tra le azioni del progetto ‘Affetti speciali’ nato negli anni dalla volontà dell’Azienda USL e dei Comuni dell’Unione Valle del Savio di aiutare la comunità a prendersi cura dei suoi anziani fragili. Con l’arrivo dell’estate, e il relativo avvio di tutte le azioni necessarie a tutela dei cittadini più anziani, il Comune, insieme ad Asp Cesena Valle Savio, ad Adra – Chiesa Avventista, al circolo Acli e alla parrocchia ‘Maria Immacolata’ di Case Finali, ha promosso questa piccola iniziativa che si svilupperà per tutto il mese di luglio nei luoghi aggregativi del quartiere Fiorenzuola.

 

I prossimi appuntamenti in programma: martedì 8 luglio, dalle ore 19:00, apericena e animazione al circolo Acli (via Paradiso, 191); martedì 15 luglio, dalle ore 19:00, chiacchiere in compagnia e qualche stuzzichino in via Magellano 234; martedì 22 e 29 luglio, dalle 19:30, serate in compagnia presso la parrocchia di Santo Stefano (via Friuli, 153).

 

Il progetto ‘Affetti Speciali’, coordinato da Asp Cesena Valle Savio, nasce dalla volontà di aiutare la comunità a prendersi cura dei suoi anziani fragili e di sostenerne le domiciliarità. Gli obiettivi principali riguardano il coordinamento della rete dei servizi, delle attività già esistenti e progettazione di nuovi servizi (teleassistenza, telesoccorso, punti di aggregazione); lo scambio di informazioni che possono migliorare la qualità di vita dell’anziano, anche implementando la comunicazione e la collaborazione fra diversi soggetti (Comune, quartieri, Ausl, associazioni, volontari); il diritto delle persone anziane di rimanere nella propria casa, aiutando loro, i famigliari e le assistenti domiciliari, sia in termini informativi, che di accompagnamento; il mantenimento dell’autosufficienza, fornendo aiuto: per il raggiungimento di condizioni abitative di sicurezza, in situazioni d’emergenza, attivando la telefonia sociale, le reti di vicinato, il volontariato e le risorse dell’anziano stesso.

Ultimo aggiornamento: 02/07/2025, 09:33

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