Descrizione
Il tema dell’alluvione che ha colpito la Romagna nel maggio 2023 e delle strategie per costruire un futuro più sicuro e sostenibile è stato al centro di un workshop, ideato dall’architetta Elisa Montalti con la fotografa e artista Silvia Camporesi ed ospitato alla Biennale di Architettura di Venezia, nell’ambito dell’iniziativa Space for Ideas.
L’incontro ha fornito un’occasione di confronto su esperienze e buone pratiche sviluppate a seguito dell’emergenza, con il contributo di esperti e rappresentanti istituzionali, tra cui il Capo di Gabinetto del Comune di Cesena, Matteo Montanari, l’ex presidente regionale dell’Ordine dei Geologi, Paride Antolini, e Carlo Cacciamani, già direttore di Arpae e dell’Agenzia Italia-Meteo, quale strumento per la comprensione del presente e la progettazione di soluzioni urbanistiche innovative.
Nel corso della conferenza sono stati affrontati diversi temi, tra gli altri: la pianificazione degli interventi diffusi, le strategie di adattamento e la ricostruzione dei territori colpiti.
A oltre due anni di distanza, sul territorio di Cesena sono stati progettati e avviati circa quaranta interventi, di cui oltre due terzi già realizzati, per un valore complessivo di circa 20 milioni di euro. Le risorse impiegate provengono da ordinanze del Commissario straordinario, donazioni di cittadini e imprese, nonché da rimborsi assicurativi. Tutti i fondi assegnati sono stati utilizzati. Permane tuttavia la necessità di completare le opere di sistemazione delle aree collinari e di reperire ulteriori finanziamenti per gli interventi ancora in fase di progettazione. Nel corso di questi mesi inoltre sono in corso diverse opere prioritarie destinate ad aumentare il livello di sicurezza idraulica e idrogeologica, con particolare attenzione ai sistemi di protezione in prossimità dei corsi d’acqua.
Durante il workshop un riconoscimento particolare è stato poi rivolto anche alle numerose realtà, associazioni, imprese e cittadini, che, con generosità, hanno contribuito attraverso donazioni destinate alla riqualificazione di spazi pubblici come impianti sportivi, giardini, aree verdi e orti urbani. Interventi che, pur non rientrando tra le priorità emergenziali, hanno consentito di restituire alla comunità luoghi di aggregazione e di socialità, rafforzando al contempo il legame tra istituzioni e cittadinanza. Proprio in relazione a quest’ultimo punto, l’Associazione culturale Barbablù ha presentato al pubblico della Biennale 2025 ‘Un fiume di persone’ che raccoglie testimonianze dirette dei cittadini e contributi di esperti. La pubblicazione è un dizionario di un’alluvione e si inserisce in un progetto di ricerca finanziato da Horizon Europe.
L’ultima sezione dell’evento è stata dedicata alle possibili soluzioni ed innovazioni sociali, urbanistiche ed architettoniche che possono essere messe in campo per affrontare la sfida dell’impatto della crisi climatica sulle città. Sono intervenuti: Gianfranco Franz (Università di Ferrara), Matias Barberis (FUTURESILIENCE, EFIS Centre) e Francesco Ceccarelli (architetto, LAPRIMASTANZA).