Descrizione
Dopo la donazione, annunciata nello scorso dicembre da parte della cittadina Anna Maria Antonelli, il bassorilievo ‘Don Chisciotte della Mancia’, realizzato dallo scultore Amedeo Masacci tra il 1964 e il 1965 in amalgama di cemento, è stato ufficialmente svelato nel pomeriggio di ieri, venerdì 20 giugno. L’opera, collocata nel Palazzo comunale, sarà ora visibile da parte di tutti i cittadini che vorranno visitarla. Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato l’Assessore alla Cultura, Camillo Acerbi, la famiglia donatrice, la figlia di Amedeo, Monnalisa Masacci, e diversi rappresentanti del mondo artistico cesenate, fra i quali il critico Orlando Piraccini che ha tracciato una breve analisi dell’opera e del suo scultore.
“Dando seguito al desiderio di Anna Maria Antonelli – commenta l’Assessore alla Cultura Camillo Acerbi – abbiamo ritenuto doveroso collocare questo bassorilievo in una delle sale più rappresentative e frequentate di palazzo Albornoz. Si tratta di uno spazio che, oltre ad essere vissuto quotidianamente per ragioni istituzionali e lavorative, ospita regolarmente eventi pubblici, conferenze stampa, presentazioni e iniziative culturali. È inoltre un punto di passaggio importante per molti cittadini che si recano nella vicina Sala degli Specchi, luogo in cui si tengono le cerimonie più significative, come i matrimoni o i conferimenti della cittadinanza. Abbiamo voluto valorizzare al meglio l’opera rendendola visibile e accessibile a tutti. Amedeo Masacci è un artista cesenate di grande importanza che, nella sua pur breve vita, ha saputo coniugare tecnica e sensibilità lasciando un’eredità culturale di spessore. Siamo per questo molto grati alla donatrice, nonché alla figlia dell’artista che ci ha fatto l’onore della sua presenza in questa occasione”.
Tra le opere di Masacci si ricordano ad esempio il crocifisso del 1963 nella chiesa di San Giorgio, i dieci pannelli nella chiesa dell’ospedale Bufalini risalenti al 1964, il ritratto giovanile di Madame Puebert nella Pinacoteca comunale e l’originale tomba del motociclista Alano Montanari al Cimitero urbano. Il Don Chisciotte donato al Comune di Cesena appartiene al ciclo dedicato all’eroe di Cervantes, che Masacci indaga nella prima metà degli anni sessanta sia attraverso bassorilievi, sia con lavori di grafica.
Amedeo Masacci (1930-1970), scultore, ma anche disegnatore e grafico, fu protagonista nella scena artistica romagnola e nazionale negli anni 50 e 60; sperimentatore e innovatore, partecipò alla seconda Biennale di Imola nel 1953, alla Biennale di Venezia nel 1956 e alla Quadriennale di Roma del 1959; da un’arte figurativa con caratteri di originalità – si ricordano in particolare soggetti religiosi e i numerosi ritratti di prelati e Vescovi - si avvicina progressivamente ad un’arte astratta e geometrica con l’utilizzo di materiali inconsueti, come l’amalgama di cemento, o reinterpretati, come il metallo e il legno; da ricordare a questo proposito le serie delle ruote e dei treni.
La donatrice ha espresso la volontà di cedere al Comune anche i diritti di riproduzione dell’opera e ha chiesto che la donazione venga intitolata al padre Nevio Antonelli.