Il Premio Malatesta Novello 2025 a Paola Pedrelli, Marco Ramilli e Sigfrido Sozzi, alla Memoria

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La cerimonia si terrà giovedì 20 novembre, alle ore 18:00, in Biblioteca Malatestiana

Data pubblicazione:

14 Novembre 2025

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Descrizione

Politica, salute mentale e innovazione e tecnologie. Sono le tre sfere della conoscenza che caratterizzano l’edizione 2025 del Premio Malatesta Novello – Città di Cesena quest’anno assegnato dall’Amministrazione comunale a due professionisti cesenati molto stimati non solo nella loro città d’origine ma anche ben oltre i confini nazionali, e alla memoria di un terzo. Si tratta del primo sindaco di Cesena Sigfrido Sozzi, della Professoressa di Psicologia della Harvard Medical School Paola Pedrelli, e Marco Ramilli, ingegnere informatico ed esperto di cybersecurity.

 

L’appuntamento con la cerimonia di consegna del premio è per giovedì 20 novembre in  Biblioteca Malatestiana, alle ore 18:00. Il pomeriggio, aperto dagli allievi del Conservatorio “Maderna-Lettimi”, sarà condotto dalla giornalista Elide Giordani, e vedrà la partecipazione, oltre che dei premiati, della giuria del premio presieduta dal Sindaco Enzo Lattuca.

 

“Ogni anno – commenta il Sindaco – il Premio Malatesta Novello ci fornisce un’occasione preziosa per conoscere, approfondire e confrontarci con concittadini di grande valore, che si distinguono per il loro impegno e per il contributo offerto alla crescita della nostra comunità. Dal 2007, l’Amministrazione comunale celebra con questo riconoscimento i meriti di professionisti e cittadini che, nei più diversi ambiti, hanno contribuito a valorizzare Cesena, rendendola una città simbolo di conoscenza, sapienza e forte senso civico. È anche un modo per rendere omaggio all’eredità di Malatesta Novello, che con la fondazione della Biblioteca Malatestiana ha donato ai posteri un luogo unico: casa dei libri e del sapere, spazio aperto e inclusivo fin dalle origini, capace di unire pubblico e privato in una forma di cooperazione allora senza precedenti. I tre cesenati insigniti quest’anno dell’ambito riconoscimento sono la dimostrazione che pubblico e privato possono collaborare garantendo importanti benefici alla comunità di riferimento, in questo caso, quella cesenate, che dagli anni bui della guerra ha saputo rialzarsi dando avvio a un’opera collettiva di ricostruzione che ha investito tutti i settori della vita di ciascuno di noi”.

 

Paola Pedrelli è professoressa associata di Psicologia presso il Dipartimento di Psichiatria della Harvard Medical School (HMS) e Direttrice Associata del Depression Clinical and Research Program (DCRP) del Massachusetts General Hospital (MGH). Ha conseguito la laurea in Psicologia presso l’Università di Bologna, il dottorato di ricerca in Psicologia Clinica attraverso il programma congiunto tra l’Università della California a San Diego e la San Diego State University, e ha completato il tirocinio clinico presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Washington. Pedrelli è una ricercatrice di riferimento nello sviluppo di tecnologie digitali per il monitoraggio e il trattamento della depressione, integrando intelligenza artificiale, dispositivi indossabili e sensori mobili. Il suo programma di ricerca mira a migliorare la cura clinica della depressione attraverso approcci terapeutici innovativi, sia digitali che farmacologici. Ha sviluppato interventi di terapia cognitivo-comportamentale (CBT) per la depressione, anche in presenza di consumo episodico eccessivo di alcol, e ha condotto studi clinici su nuove soluzioni di salute digitale. Negli ultimi anni, la sua attività si è focalizzata sull’efficacia dei trattamenti a base di ketamina per la depressione e le ideazioni suicidarie, e sui meccanismi neurobiologici e psicologici che li sottendono. Le sue ricerche sono state finanziate dal National Institutes of Health (NIH), dalla Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA) e da varie fondazioni e partner industriali. È stata relatrice in conferenze scientifiche nazionali e internazionali ed è apparsa su numerosi media di rilievo. Ad oggi, ha pubblicato oltre 70 articoli scientifici e capitoli di libro.

 

Motivazione. L’Amministrazione comunale di Cesena conferisce il Premio Malatesta Novello 2025 alla dottoressa Paola Pedrelli per il contributo dato alla ricerca scientifica internazionale nel campo della psicologia e della psichiatria, e per aver saputo portare con sé, nel mondo, i valori e la formazione della sua città. La sua attività di ricerca e di insegnamento, condotta nelle più prestigiose istituzioni accademiche statunitensi, testimonia un profondo legame tra la formazione ricevuta in Italia – iniziata all’Università di Bologna – e un percorso professionale di eccellenza internazionale. Professoressa associata di Psicologia presso la Harvard Medical School e assistente di Psicologia al Massachusetts General Hospital, Pedrelli quotidianamente unisce competenza scientifica, impegno umano e visione innovativa, distinguendosi per il suo lavoro pionieristico sui disturbi affettivi e sui disturbi da uso di alcol in comorbilità, con particolare attenzione ai giovani e agli studenti universitari. Con i suoi studi, i suoi progetti di ricerca e il suo impegno nella promozione della salute mentale, la dottoressa Pedrelli ha contribuito in modo significativo a migliorare la comprensione e il trattamento dei disturbi psicologici, integrando approcci clinici, neuroscientifici e tecnologici per offrire soluzioni efficaci e personalizzate. Per tutte queste ragioni e per aver rappresentato con orgoglio Cesena in Italia e nel mondo, la Città di Cesena le assegna il Premio Malatesta Novello 2025.

 

Marco Ramilli è un esperto internazionale di sicurezza informatica, imprenditore, scrittore e white-hat hacker. Dopo aver frequentato l’Iti Pascal, si è iscritto al corso di laurea di Ingegneria Informatica e ha conseguito il suo dottorato di ricerca in Information Communication Technology all’Università di Bologna unitamente alla University of California at Davis. Durante il suo programma di dottorato ha lavorato per il governo degli Stati Uniti (NIST) dove ha svolto ricerche intensive sulle tecniche di malware evasion e sulle metodologie di penetration testing al fine di migliorare i sistemi di voto elettronico degli USA. Marco è stato incaricato di testare diversi dispositivi software e hardware, uno dei più notevoli è uVote, un sistema di voto del MIUR (Ministero Istruzione dell’Università e della Ricerca). Nel 2015 ha deciso di fondare l’azienda Yoroi, un innovativo Managed Cyber Security Service Provider, creando così uno dei più sorprendenti centri di difesa per la sicurezza informatica mai visti nella sua personale esperienza. Oggi Marco guida alcuni degli hacker etici di maggiore talento con una missione unica: difendere le organizzazioni private e pubbliche nello spazio digitale. Marco crede fortemente nel ruolo dell’umanità nell’era digitale. Il suo credo: ‘Defence belongs to humans’: la difesa appartiene agli essere umani.

 

Motivazione. L’Amministrazione comunale di Cesena conferisce il Premio Malatesta Novello 2025 a Marco Ramilli per il suo contributo nel campo della sicurezza informatica e per l’impegno costante nel promuovere una cultura della difesa digitale. Dapprima come studente e poi come ricercatore e manager, Ramilli ha saputo distinguersi a livello internazionale come ricercatore, imprenditore e white-hat hacker. La sua attività di ricerca e il suo impegno nel miglioramento dei sistemi di sicurezza dei processi digitali, anche intesi come strumenti di umanizzazione, testimoniano un percorso di eccellenza fondato su competenza, innovazione e integrità. Con la fondazione di Yoroi, azienda all’avanguardia nei servizi di difesa informatica, ha contribuito in modo determinante alla protezione di organizzazioni pubbliche e private, rafforzando la resilienza digitale del Paese. Convinto sostenitore del valore umano nella tecnologia, Ramilli incarna una visione etica della cybersicurezza, riassunta nel suo credo: ‘Defence belongs to humans’, la difesa appartiene agli esseri umani. Per aver saputo coniugare ricerca, impresa e responsabilità sociale in un settore strategico per la sicurezza e la libertà di tutti, onorando con il suo lavoro il nome di Cesena nel mondo, a Marco Ramilli il Premio Malatesta Novello 2025.

 

Sigfrido Sozzi è nato a Cesena il 7 maggio 1910 ed è deceduto, sempre a Cesena, il 28 ottobre 1984. È stato dirigente politico, studioso e primo sindaco di Cesena liberata. Appena quattordicenne si è iscritto al Partito comunista e, nell’ottobre del 1924, viene nominato segretario della Sezione di Cesena della Federazione giovanile, assumendo poi, a Forlì, la segreteria della Federazione provinciale. Il 2 maggio 1930 Sozzi viene mandato al confino per cinque anni, prima a Ponza e poi a Lipari. Qui viene di nuovo arrestato, con l’accusa di aver partecipato a manifestazioni politiche nell’isola. Subito dopo l’armistizio del 1943, è stato nominato responsabile del Comitato cittadino del PCI di Cesena e, più tardi, segretario della Federazione comunista di Ravenna. Dal luglio al settembre 1944 ha assunto, a Bologna, la responsabilità del Comando unico militare Emilia-Romagna, che lascia per passare, nel Forlivese, nell’ottava Brigata Garibaldi ‘Romagna’. Con questa formazione partigiana rimane sino al 20 ottobre 1944, quando, con la liberazione diventa sindaco di Cesena. Sigfrido Sozzi, laureato in Economia e commercio, era un antifascista convinto. È stato primo cittadino di Cesena fino al giugno del 1948 e poi, per dieci anni, capogruppo del PCI in Consiglio comunale.

 

Motivazione. L’Amministrazione comunale di Cesena conferisce il Premio Malatesta Novello 2025 alla Memoria a Sigfrido Sozzi, figura esemplare di cittadino, amministratore e antifascista, fortemente impegnato sul fronte civile, politico e umano al servizio della libertà e della comunità cesenate. Giovanissimo, mosso da profonda passione ideale, divenne presto un protagonista dell’attività politica clandestina contro il regime fascista. Per la sua coerenza e il suo coraggio conobbe la durezza del confino e della repressione, ma non venne mai meno alla fedeltà ai propri principi. Dopo l’armistizio del 1943 fu tra i protagonisti della Resistenza. Con la Liberazione, Sigfrido Sozzi divenne il primo sindaco di Cesena, guidando la città nel difficile cammino della ricostruzione materiale e morale. Fu un amministratore probo, attento e concreto, capace di unire alla fermezza ideale la volontà di dialogo e di servizio verso tutti i cittadini. Testimone diretto della violenza del regime, segnato dalla tragica sorte del fratello Gastone, assassinato nel 1928 nel carcere di Perugia, fece della memoria e della libertà il cuore della propria vita pubblica. Per l’integrità morale, la dedizione al bene comune e il contributo decisivo alla rinascita democratica di Cesena, Sozzi si conferma una delle figure più luminose della storia cittadina, esempio di impegno civile e di profondo legame per la propria terra.

Ultimo aggiornamento: 14/11/2025, 12:17

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