Descrizione
In seguito a un intervento di restauro strutturale curato da Camilla Mazzola Milano, resosi necessario per correggere alcune accentuate deformazioni tra i telai lignei, l’opera Il potere dell’artista romagnolo Luciano Caldari è stata ricollocata nelle storiche stanze di Palazzo Albornoz, sede del Comune. L’intervento ha previsto anche l’aggiunta calibrata di tensori e accessori in metallo, che ha consentito il ripristino della planarità dell’opera.
L’opera, un trittico raffigurante dieci persone, rappresenta un’importante testimonianza artistica dell’attività del pittore Luciano Caldari, esponente locale di spicco del movimento neorealista, che ha incentrato la sua indagine artistica sulle tematiche di impegno sociale e sul mondo del lavoro.
Luciano Caldari (Savignano sul Rubicone, 1925 - Cesena, 2012) ha studiato a Bologna dove si è diplomato nel 1945 al Liceo Artistico. Ha iniziato la carriera artistica in ambito cesenate aderendo al movimento neorealista. Ha inizialmente affrontato tematiche d’impegno sociale, sul mondo del lavoro bracciantile e contadino. Frequenti anche i soggetti legati alla marineria. Nel ‘49 si è trasferito a Roma, dove ha esposto alcune opere grafiche in una mostra collettiva alla “Galleria Einaudi” con De Pisis, Omiccioli, Melli, Vespignani, Nel ‘50 vola a Parigi dove ha stretto rapporti soprattutto con Leger prima di entrare in contatto con l’ambiente milanese. Nel capoluogo lombardo ha esordito con una mostra personale alla Galleria Bergamini. Durante il periodo milanese ha rivolto la propria attenzione alla condizione e ai processi di alienazione dell’uomo nella società del suo tempo. Nel 1956 è stato presente con opere grafiche alla Biennale di Venezia. Successivamente ha esposto in importanti rassegne d’arte allestite in diverse città dell’est europeo, tra le quali Mosca, Berlino, Praga, Budapest, Sofia, Varsavia.