Descrizione
La provincia di Forlì-Cesena conquista il 13esimo posto nella classifica nazionale sulla qualità della vita 2025 stilata da ItaliaOggi. Un risultato positivo, che conferma la solidità del territorio romagnolo e il buon posizionamento delle sue città. A commentare questo dato è il Presidente della Provincia e Sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, che, intervenuto in diretta questo pomeriggio al convegno di Italia Oggi dedicato al 27esimo Rapporto sulla Qualità della vita, ha analizzato i fattori che stanno contribuendo a definire il presente e il futuro della qualità della vita nel territorio.
“L’andamento della provincia di Forlì-Cesena – commenta – è perfettamente in linea con quello dei territori vicini di Rimini e Ravenna, anch’essi collocati in aree di classifica simili. Non potrebbe essere altrimenti perché le nostre realtà fanno parte di uno stesso tessuto sociale ed economico, che ha compiuto scelte strategiche comuni e lavora in modalità integrate. Parliamo di città medie, collocate tra l’Appennino, la pianura, la costa, comprese ben otto vallate. Sono questi territori che presentano una grande capacità di produzione, manifattura e turismo. Nel dettaglio, Cesena e Forlì sono due città universitarie mature, risultato di una scelta compiuta trent’anni fa e che oggi assicurafrutti concreti. Sono entrambe sedi dell’Università di Bologna, con corsi di laurea di alta qualità, non certo di serie B. Offriamo la dimensione ideale per accogliere studenti e famiglie, e rispetto alle grandi città riusciamo a garantire una quotidianità più sostenibile. Tuttavia il tema della casa sta diventando sempre più importante e critico”.
Da qui il rilancio di una richiesta già avanzata in occasione della recente dell’Assemblea ANCI:
“Serve un piano nazionale per la casa. Non si possono fare politiche efficaci senza un quadro nazionale chiaro. È un’urgenza”. “Il problema abitativo – argomenta – limita la tranquillità del territorio. Moltissime persone che vivono in questi territori o che scelgono le nostre città per studiare o lavorare non trovano né la possibilità di comprare un’abitazione né soluzioni adeguate in affitto. E non capisco la ragione per cui a livello nazionale si finanzino con bonus dedicati ristrutturazioni di quarte e quinte case, ma non la costruzione delle prime abitazioni. È un’anomalia che crea diseguaglianze e penalizza chi lavora, chi studia, chi vive qui e contribuisce alla nostra comunità. Senza un piano nazionale la qualità della vita peggiorerà, per questo chiediamo un piano casa finanziato e sostenibile, che permetta di realizzare social housing e dare risposte concrete. Senza interventi nazionali, queste classifiche non potranno che peggiorare”.
Uno dei punti di maggior valore è anche il sistema sanitario. “Abbiamo scelto di avere un’unica azienda sanitaria, un’Ausl di alto livello che serve un milione di abitanti in tutta la Romagna, garantendo risposte di eccellenza in tutti i presidi ospedalieri”.
Nel commentare poi i risultati economici, il Presidente della Provincia e Sindaco di Cesena ha rimarcato l’importanza delle politiche attive messe in campo sul territorio.
“Quest’anno abbiamo registrato molte meno cessazioni di imprese. Più imprese significa più occupazione, e più occupazione significa migliore qualità della vita. Le imprese vive e vitali rendono il territorio attrattivo: la disoccupazione è ai minimi storici, sotto il 4% secondo i dati INPS. Sappiamo tuttavia che le retribuzioni sono mediamente più basse rispetto alle grandi città, ma qui c’è un equilibrio fra vita lavorativa e privata che rappresenta un enorme valore aggiunto. Abbiamo servizi realmente costruiti a misura di cittadino”.
In più, gli enti locali investono oltre un milione di euro all’anno per sostenere l’Università, la ricerca e la trasformazione tecnologica.
“I risultati non sarebbero questi senza una Regione che va nella nostra stessa direzione. Vogliamo continuare su questa strada. Siamo una Romagna che cresce, fatta di città che collaborano e che investono insieme. Il 13esimo posto non è un traguardo, ma un indicatore che ci conferma che la strada è quella giusta. Ora dobbiamo continuare, con determinazione e con il sostegno di politiche nazionali adeguate”.