Descrizione
La Biblioteca Malatestiana di Cesena, insieme agli hub bibliotecari Con.Te.Sto di Borello e Sant’Egidio, entra ufficialmente a far parte del progetto nazionale ‘i Rifugi’, diventando un punto di riferimento sicuro e riconoscibile per le donne che subiscono violenza e cercano ascolto, orientamento e un primo contatto con la rete dei servizi territoriali antiviolenza. Cesena è tra le prime città in Romagna ad aderire al progetto, che unisce cultura e impegno sociale in un’azione concreta e necessaria.
Promosso dalla casa editrice Settenove, in collaborazione con Percorso Donna ed Emme Promozione, e sostenuto dalla Fondazione Giulia Cecchettin, ‘i Rifugi’ è un’azione avviata nel 2023 con lo scopo di trasformare biblioteche e librerie in presidi culturali e sociali contro la violenza di genere. Si tratta di spazi che, oltre a garantire libero ed equo accesso alla lettura e al sapere, si impegnano a essere luoghi accoglienti, pronti ad accogliere una domanda d’aiuto e a orientare le donne verso i centri antiviolenza presenti sul territorio.
“Grazie a questa adesione – commenta l’Assessora ai Diritti delle differenze Giorgia Macrelli – la Biblioteca Malatestiana e gli hub Con.Te.Sto diventano luoghi ancora più attenti verso la nostra comunità e si posizionano chiaramente nel contrasto alla violenza di genere. Si tratta infatti di presidi di culturali e sociali frequentati da tantissime persone, in cui trovare informazioni e personale formato per un primo supporto in situazioni di violenza può fare la differenza. Per questa ragione con l’Assessore alla Cultura Camillo Acerbi, il settore Cultura, il Centro Donna Antiviolenza del Comune di Cesena e la Regione Emilia-Romagna, abbiamo definito questa ulteriore azione di supporto e responsabilità collettiva: un adesivo rosso, visibile all’ingresso, segnalerà che le nostre biblioteche sono ‘Rifugi’ in cui trovare informazioni sul centro antiviolenza e un primo supporto qualora necessario”.
“Lo stesso intento – prosegue l’Assessora – lo si ha con la campagna ‘Scusa c’è Angela?’ rivolta invece ai bar e locali: è fondamentale che tutta la comunità sia impegnata nella lotta attiva alla violenza, per costruire punti di accesso ai servizi diffusi e contribuire al cambio culturale. All’interno del progetto è compresa una donazione di libri alle case rifugio del territorio, preziosi per le donne che si trovano in protezione, spesso senza aver avuto la possibilità di fare le valigie. È questa quindi un’iniziativa importante: diciamo a tutte e tutti che la biblioteca è un luogo sicuro, pronto ad accogliere e a lavorare in rete con i servizi territoriali e gli altri presidi di comunità, perché la violenza di genere non è mai un fatto privato, è un fatto sociale che va contrastato in maniera sistematica e collettiva”.
Il personale bibliotecario ha seguito una formazione specifica condotta da esperti esterni, per essere preparato ad accogliere nel modo più adeguato chi si trova in una situazione di fragilità o emergenza. L’adesione al progetto prevede inoltre uno scambio costante di buone pratiche e aggiornamenti, grazie a una rete nazionale in crescita che collega realtà impegnate a costruire un cambiamento culturale profondo e duraturo. Non si tratta solo di offrire un servizio in più ma di riaffermare il ruolo delle biblioteche come spazi civici, in grado di coniugare sapere e responsabilità, di rendere visibile e concreta l’idea che la cultura può e deve essere una forma di protezione e di emancipazione.
Il progetto. Ad oggi la rete si compone ora di 250 ‘rifugi’ che costituiscono, in tutta Italia, una rete di contrasto attivo alla violenza di genere sempre più grande. La mappa con le biblioteche e le librerie della rete ‘i Rifugi’ è reperibile sul sito: https://www.settenove.it/. Tutte le librerie/biblioteche verranno fornite dei contatti dei Centri antiviolenza regionali.
In foto: l'Assessora regionale alle Pari Opportunità Gessica Allegni con gli Assessori comunali Giorgia Macrelli e Camillo Acerbi, la Dirigente del settore Biblioteca Malatestiana e Cultura Elisabetta Bovero e il Direttore scientifico della Malatestiana Paolo Zanfini, con due bibliotecarie.