Descrizione
Un nuovo, straordinario capitolo si aggiunge alla storia di Villa Silvia Carducci, la raffinata residenza custodita tra le colline di Lizzano, alle porte di Cesena. È stato recentemente acquisito e riportato alla luce un prezioso volume di poesie di Giosuè Carducci, arricchito da una dedica autografa che il poeta volle riservare alla sua cara amica Silvia Pasolini Zanelli.
Non si tratta solo di un libro raro, ma di un documento dal profondo valore affettivo e culturale: un dono personale, testimone tangibile della solida e intensa amicizia tra il premio Nobel per la Letteratura e la contessa Silvia, figura centrale della vita intellettuale e artistica del tempo. L’affetto e la stima tra i due si nutrivano di corrispondenza, incontri estivi nella villa e soprattutto di arte condivisa.
Silvia Pasolini Zanelli non fu soltanto una nobildonna colta e sensibile, ma anche una straordinaria compositrice. Le sue opere furono pubblicate a fine Ottocento dalla prestigiosa casa editrice Ricordi, a conferma del suo talento riconosciuto anche nei circuiti musicali ufficiali dell’epoca. Non sorprende, quindi, che alcune delle poesie contenute nel volume donatole da Carducci siano divenute per lei ispirazione per nuove composizioni.
Tra queste spicca ‘Vignetta’, un componimento poetico a cui entrambi erano particolarmente legati. Silvia scelse di trasformare quei versi in musica, creando una melodia capace di restituire il ritmo e l’emozione delle parole carducciane. L’intensità del legame emerge anche dai segni d’usura del volume: la copertina logorata, le pagine consumate dal tempo e dall’uso raccontano una storia silenziosa ma eloquente. Un oggetto vissuto, letto, consultato con frequenza: strumento di ispirazione più che semplice ricordo.
“Ma il vero elemento sorprendente – commenta Franco Severi presidente dell’Associazione Musica Meccanica Italiana e gestore della villa di proprietà comunale – è che quella stessa composizione, ‘Vignetta’, oggi può essere ascoltata dal vivo, in un contesto altrettanto eccezionale. La melodia è stata infatti trascritta su cartone forato, supporto indispensabile per la riproduzione automatica all’interno di uno dei gioielli del Museo Musicalia: il raro Piano Melodico realizzato dalla ditta Racca di Bologna, uno strumento appartenuto niente meno che alla Regina Margherita di Savoia”.
Lo strumento è oggi collocato nella sala del museo dedicata proprio alla regina, che doveva essere accolta a Villa Silvia dalla famiglia Pasolini Zanelli in occasione dell’incontro con il poeta. Lì i visitatori possono vivere un’esperienza unica: ascoltare la sua musica risuonare ancora, grazie alla tecnologia della musica meccanica.
“Questo ritrovamento – prosegue Severi – rappresenta non solo un arricchimento del patrimonio della villa, ma anche una riscoperta fondamentale del ruolo della contessa Silvia come donna, artista e intellettuale”.
Villa Silvia Carducci si conferma così un luogo in cui la memoria diventa esperienza viva, e dove l’incontro tra due grandi personalità dell’Ottocento – il poeta e la compositrice – continua a emozionare chi varca la soglia delle sue stanze. Una visita qui non è solo un viaggio nel tempo, ma un’occasione per scoprire quanto possano essere attuali e coinvolgenti le tracce del passato.