Come riconoscere un atto discriminatorio nei confronti delle persone con disabilità? In partenza due corsi proposti da Rete Abilità Diverse e uno sportello territoriale aperto due giorni a settimana

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Dopo essere stato presentato nel corso di un convegno pubblico organizzato da Rete Abilità Diverse e dal Comune nella Sala Sozzi del palazzo del Ridotto, sabato 3 febbraio prende avvio in città l’esperienza dello Sportello Antidiscriminazione.

Data pubblicazione:

31 Gennaio 2024

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Dopo essere stato presentato nel corso di un convegno pubblico organizzato da Rete Abilità Diverse e dal Comune nella Sala Sozzi del palazzo del Ridotto, sabato 3 febbraio prende avvio in città l’esperienza dello Sportello Antidiscriminazione. I cesenati potranno entrare in contatto con questa nuova realtà territoriale recandosi – previa comunicazione telefonica – nei locali della cooperativa CILS (piazza Sanguinetti 42) il mercoledì pomeriggio, dalle ore 15:00 alle ore 18:00, e il sabato mattina, dalle ore 09:00 alle ore 12:00, con l’intento di segnalare alla dottoressa Silvia Zingariello situazioni di discriminazionePer eventuali informazioni è possibile inviare una mail a sportelloantidiscriminazione@anffascesena.it oppure contattare il numero 327 6048810.

Quando un atto si può definire discriminatorio? Con questo importante percorso si intende fornire a tutta la cittadinanza un’occasione di conoscenza del concetto di discriminazione delle persone con disabilità, offrendo l’opportunità di approfondire per ogni tipologia di disabilità (uditiva, visiva, intellettiva e/o relazionale, motoria, acquisita e/o neurodegenerativa) quali sono le difficoltà quotidiane e come poterle superare, anche attraverso la partecipazione ad un corso di formazione in partenza a fine febbraio, finalizzato a riconoscere e contrastare le discriminazione delle persone con disabilità. Questo è anche lo scopo dei due corsi in partenza il 9 febbraio prossimo e rivolti, il primo, a volontari, familiari, leader associativi ed operatori ed educatori, socio-sanitari, personale scolastico, e, il secondo, a persone con disabilità, che si terranno online con un’ultima lezione in presenza presso la Sala polivalente Anffas (Fattoria dell’ospitalità, via Maccanone 335). Per iscriversi ai due corsi occorre scrivere a sportelloantidiscriminazione@anffascesena.it entro e non oltre il 6 febbraio. Per tutte le informazioni e reperire i moduli di iscrizione: https://www.anffascesena.it/.

“Negli ultimi anni – fanno sapere dalla Rete Abilità Diverse  – si è fatto strada l’approccio alla disabilità basato sui diritti umani, che riconosce, dietro alle situazioni di bisogno e di disagio, le condizioni di discriminazione che lo generano. Per contrastare le situazioni di discriminazione delle persone con disabilità è stata approvata la legge 67/2006, purtroppo ancora poco applicata. La Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dall’Italia nel febbraio 2009, ha reso norma internazionale e nazionale il riferimento alla condizione di disabilità come frutto dell’interazione tra persone con menomazioni e ‘barriere’ che impediscono la partecipazione su base di uguaglianza con gli altri. Oggi le persone con disabilità possono contare su un insieme di norme per contrastare i fenomeni di discriminazione, e in grado di migliorarne sensibilmente le condizioni materiali di vita”.

La ‘Rete abilità diverse’, costituita nel contesto cesenate nel 2004 per dare voce alle esigenze di tutte le persone con disabilità, in occasione del ventesimo anno dalla sua costituzione si è posta l’intento di coinvolgere quante più persone possibili, in ogni ambito della vita familiare, sociale e lavorativa di ciascuno di noi, con l’obiettivo di formare il territorio e poter costituire una rete di “antenne antidiscriminatorie” capaci di sapere individuare ed inibire i processi discriminatori presenti nella quotidianità. Il corso avrà l’ulteriore peculiarità di un percorso dedicato alle persone con disabilità attraverso l’utilizzo di facilitatori e di un linguaggio facile da leggere in modo che i diretti protagonisti della discriminazione possano riconoscere i propri diritti.

Ultimo aggiornamento: 01/02/2024, 09:29

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