Descrizione
Avvio dei lavori entro la primavera 2026 e primi appartamenti completati nel 2027. Il cantiere Novello, uno dei più importanti interventi di social housing a Cesena, destinato a offrire abitazioni a canoni e prezzi di acquisto decisamente inferiori rispetto al mercato, è finalmente sbloccato. La ripartenza è garantita dalla revisione del Business plan da parte della Giunta comunale necessaria all’individuazione di una nuova impresa appaltatrice e al relativo adeguamento del progetto all’aumento dei costi di costruzione e alle mutate condizioni economiche degli ultimi anni.
Il programma immobiliare del Fondo Novello, partecipato da Comune di Cesena (che ha conferito il terreno), Credito Cooperativo Romagnolo e Cassa Depositi e Prestiti, quest’ultima con la maggioranza delle quote (circa 43 milioni di euro), ha lo scopo principale di mettere a disposizione alloggi in locazione e vendita convenzionata a prezzi calmierati. Nonostante l’aggiornamento dei valori economici, i canoni e i prezzi rimangono molto più bassi rispetto al mercato, a conferma del valore sociale dell’iniziativa.
“La ripartenza del cantiere Novello – commenta l’Assessora alla programmazione urbanistica Cristina Mazzoni – rappresenta una buona notizia per il futuro del quartiere e per le famiglie interessate da una faticosa ricerca di un’abitazione a un prezzo decisamente all’altezza delle proprie possibilità economiche. Con l’avvio dei lavori nel 2026 e la conclusione prevista nel 2027, questo progetto si conferma un’azione in grado di coniugare rigore economico e finalità sociale, offrendo case di qualità a condizioni inarrivabili nel mercato libero. Arriviamo a questa nuova fase – prosegue l’Assessora – dopo anni di affanni e difficoltà: la crisi pandemica e la conseguente variazione dei prezzi delle materie prime impiegate anche nel settore delle costruzioni, il successivo deficit tra la domanda e l’offerta delle materie prime e dei semi-lavorati e la crisi del conflitto in Ucraina, che ha comportato l’incremento dei costi energetici ed il conseguente aumento dell’inflazione, hanno determinato una significativa variazione in aumento dei prezzi per alcuni dei materiali da costruzione, variazione attentamente monitorata e valutata dal gestore del Fondo che l’ha quantificata in un incremento dei costi dell’ordine del 40% aggiuntivo rispetto allo scenario prospettato nel 2019. Oggi, a fronte degli incrementi, si è reso necessario per il gestore del Fondo immobiliare rivedere il quadro tecnico ed economico al fine di poter garantire il prosieguo degli interventi in atto per lo sviluppo del comparto 1A”.
Ecco alcuni esempi (comprensivi di IVA, con posto auto o box): monolocale 290 euro al mese, a fronte di un prezzo di vendita pari a 125 mila euro; bilocale più cantina 390 euro al mese a fronte di un costo di vendita di 168 mila euro;; trilocale più cantina 610 euro al mese a fronte di un costo di vendita pari a 264 mila euro; un quadrilocale 830 euro al mese a fronte di 358 mila euro. Sono queste tariffe ampiamente inferiori ai valori di mercato per immobili di pari metratura, confermando la funzione del Novello come progetto di Edilizia Residenziale Sociale (ERS).
Il cantiere, avviato nel 2018 con l’impresa ATI Ricci–Altintech, ha attraversato anni complessi: nel 2020 la pandemia ha limitato l’avvio alle sole opere di urbanizzazione. L’impresa segnala l’impossibilità di mantenere i risparmi contrattuali e il Fondo esercita il recesso. Subentra Petas Srl, che tuttavia sospende i lavori nel settembre 2023 e nel giugno 2024, in modo unilaterale. Le difficoltà erano aggravate da fattori esterni: scarsità di materiali, caro energia, inflazione con +40% sui costi di costruzione. Nell’ottobre 2024 il Fondo ha risolto il contratto con Petas, avviando le procedure per rientrare nella disponibilità del cantiere e per far valere le garanzie fideiussorie. Nei due procedimenti cautelari instaurati tra le parti, il Tribunale di Roma – con quattro distinte pronunce – ha integralmente accolto le istanze del Fondo, dichiarando l’inadempimento di Petas e respingendo come infondate le sue domande.
Il Business plan aggiornato consente di completare gli edifici entro il 2027: 86 unità invece delle 102 originarie. Confermato il mix: 80% delle nuove unità sarà destinato alla locazione e il 20% alla vendita convenzionata.