Educare alla cittadinanza europea, alla diversità e alla partecipazione, la Regione premia il progetto ‘Che genere di Europa?’

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Assessora Giorgia Macrelli: “Importante creare spazi di confronto sull’Europa che vogliamo: libera e plurale”

Data pubblicazione:

12 Agosto 2025

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Educare alla cittadinanza europea attraverso la promozione dei valori della parità di genere, della diversità culturale e sociale, della pace, della partecipazione democratica e dell’inclusione: nasce con questi specifici obiettivi il progetto ‘Che genere di Europa? Sguardi e pratiche di cittadinanza plurale’, promosso dall’Amministrazione comunale di Cesena e rivolto a tutta la cittadinanza.

 

Il progetto, finanziato nell’ambito del Bando 2025 della Regione Emilia-Romagna per la promozione e il sostegno della cittadinanza europea, con un contributo pari a 18.525,00 euro, si svilupperà nei prossimi sei mesi attraverso la definizione di spazi di confronto, co-progettazione e formazione su temi cruciali per il presente e il futuro dell’Unione Europea, coinvolgendo il territorio in un percorso condiviso caratterizzato da una piena e attiva partecipazione.

 

Cuore dell’iniziativa sarà la costituzione di un tavolo Europa cittadino, articolato in tre sottogruppi: il primo composto dai referenti Erasmus degli istituti scolastici, il secondo dedicato alle associazioni culturali, giovanili e di volontariato, il terzo aperto alla cittadinanza, al fine di aprire il dialogo sul ruolo delle politiche europee nella vita quotidiana, con particolare attenzione alle questioni di genere. Il progetto infatti prevede incontri informativi, momenti formativi per rafforzare le competenze progettuali delle associazioni e, come momento culminante, l’organizzazione di un Festival nel corso del quale saranno affrontate le tematiche di genere attraverso i linguaggi del cinema e del teatro proponendo alla cittadinanza visioni alternative.

 

“Con questo progetto – commenta l’Assessora ai Progetti europei e alle politiche delle differenze Giorgia Macrelli – vogliamo riportare l’Europa vicina alle persone, riscoprendo le opportunità che offre e riscrivendo le narrazioni che la attraversano. Con il Festival, che coinvolgerà studenti e studentesse, esperte e mediatori artistici attraverso proiezioni, talk e workshop, vogliamo costruire insieme uno spazio in cui l’arte si fa lente per leggere il presente e progettare un futuro di cura, libertà e responsabilità. Siamo felici che ‘Che genere di Europa?’ sia stato riconosciuto dalla Regione Emilia-Romagna come strumento necessario e innovativo per rafforzare le reti esistenti nel nostro territorio e costruirne di nuove, per promuovere la partecipazione consapevole e attiva nella costruzione di una identità europea plurale, personale e collettiva”.

Ultimo aggiornamento: 12/08/2025, 12:26

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